giovedì 1 aprile 2010

Grazie a tutti!

Non ce l’abbiamo fatta: siamo fuori anche dal Consiglio Regionale della Lombardia.

La Federazione della Sinistra doveva superare il 3%, cioè la soglia di sbarramento, ma ci siamo fermati ben prima, al 2,04%. Il nostro candidato presidente, Vittorio Agnoletto, ha fatto poco meglio, 2,36%.

E’ andata male, una sconfitta pesante, non nascondiamolo. Possiamo prendercela con la sorte, recriminare contro chi ha fatto meglio di noi (comparsi l’altro ieri o nati un mese fa), ma probabilmente l’unico atto serio sarà quello di darci una scossa, forte e radicale; così non possiamo andare avanti, poiché se rimaniamo inerti, la prossima volta con lo sbarramento del 2% prenderemo l’1,5%.

A parte il risultato, è stata una bella esperienza, intensa, forte; ci abbiamo creduto fino all’ultimo, ci siamo impegnati, con il cuore e con il cervello. Per questo ringrazio, con il cuore e con il cervello, tutti voi, che non avete risparmiato un briciolo di fatica, che avete lavorato, che avete distribuito 30.000 volantini solo nel nostro Sud-est Milano, scritto e-mail, messaggi su Facebook e sms, che avete sostenuto e creduto in questa lista.

Un abbraccio a quei 315 che hanno scritto il mio nome sulla scheda. Vi ho sentito vicino, mi avete dato la spinta, mi avete supportato e sopportato per un mese. Mi avete detto che abbiamo fatto una cosa giusta.

Troviamo insieme l’idea brillante e nuova che ci dia la forza per andare avanti, ancora!

giovedì 25 marzo 2010

Ci siamo!


Le Elezioni Regionali sono una tornata amministrativa: il voto si riempie di significati pratici, legati al territorio in cui viviamo. La Regione è l’istituzione che maggiormente influisce sulle nostre condizioni di vita. Alle Elezioni Regionali è importante considerare il voto per le cose fatte, e per le condizioni oggettive, oltre che per le nostre idee di fondo. E’ importante altresì scegliere un candidato che ci possa rappresentare, e di cui ci possiamo fidare.
Penso che oggi sia importante votare per la Federazione della Sinistra, per l’opportunità che rappresenta.
Mi rivolgo a chi lavora, e a chi vorrebbe, ma un lavoro non ce l’ha più o non lo trova
: in Lombardia, locomotiva d’Italia, sono più le aziende in crisi di quelle che godono di buona salute; noi chiediamo l’utilizzo degli ammortizzatori anche per i lavoratori precari, ed il prolungamento della cassa integrazione fino a 2 anni; un sussidio sociale per chi il lavoro l’ha perso. Proporremo un referendum regionale per impedire la delocalizzazione della produzione alle aziende che hanno percepito fondi pubblici.
Mi rivolgo ai commercianti:
l’esplosione dei centri commerciali, spesso in luoghi inutili o già saturi, ha ucciso il piccolo commercio, senza per altro risolvere il problema del lavoro stabile.
Mi rivolgo ai pendolari
che, come noi, che passano 3 settimane all’anno in coda sulla Paullese: proponiamo corsie preferenziali per i mezzi pubblici, con tariffe agevolate integrate con i parcheggi, e treni che non impieghino più tempo da Lecco a Milano piuttosto che da Milano a Roma (TAV).
Mi rivolgo a chi non vuole andare a votare: capisco la rabbia e lo sconforto ma non permettiamogli di vincere così facilmente, questo è quello che vorrebbero!
Mi rivolgo anche agli elettori o simpatizzanti di Italia dei Valori: come fate a conciliare trasparenza e legalità con il sostegno a Penati, che di recente ha elogiato le doti di Bettino Craxi, o che ha nominato nel consiglio di amministrazione del consorzio acque potabili Butturini, di recente arrestato.
Mi rivolgo a lettori o simpatizzanti del Movimento 5 Stelle – Grillo: condividiamo in toto il vostro programma, è scritto anche nel nostro; noi aggiungiamo le istanze sociali. Non disperdete il voto, rafforziamoci insieme: votate la lista della Federazione della Sinistra, e il candidato presidente Crimi per dare un segnale di necessario cambiamento.
Mi rivolgo ad elettori o simpatizzanti di Sinistra Ecologia e Libertà: come fate a sostenere Penati, e scrivere certe cose sui vostri programmi?; in Puglia abbiamo sostenuto Vendola contro l’arroganza del PD; in Lombardia dove l’arroganza di Penati e del PD si è riversata contro di noi ci saremmo aspettati un sostegno, in nome dell’unità a sinistra. Non sprechiamo le opportunità, dimostriamo che l’unità a sinistra è possibile: scegliete la Federazione della Sinistra, per mandare una rappresentanza svincolata dalle logiche di interesse.
Mi rivolgo ad elettori e simpatizzanti del PD, stufi di certe logiche e non contenti di essere rappresentati da un candidato perdente: diamo un segnale, cerchiamo di modificare i rapporti di forza; dimostriamo che il tentativo di eliminazione della sinistra non è attuabile, se non per ragioni consociativismo e spartizione.
Per fare queste cose, che sono soltanto cose di buon senso, volte all’interesse collettivo, dobbiamo avere una rappresentanza in regione, altrimenti lasciamo il campo alla spartizione degli appalti ed alla elite privatizzata.
Scegli la lista della Federazione della Sinistra, e scegli Vittorio Agnoletto come presidente.

Un caro saluto

Sergio Facchini

martedì 23 marzo 2010

"Emergenza sicurezza": basta con l'ipocrisia

Ieri sera il Sindaco di Peschiera Borromeo ha convocato un’assemblea pubblica sul tema della sicurezza in città, argomento molto sentito, soprattutto dopo l’aumento dei furti negli appartamenti in questi primi mesi dell’anno. La sala era piena, forse 200 persone. Bene. Ci piacerebbe però che le sale consiliari fossero piene anche in occasione dei consigli comunali in cui si deliberano i centri commerciali, o i consigli comunali aperti sul tema del lavoro. Una comunità viva, vivace, con un tessuto relazionale e sociale in fermento è senz’altro più sicura e meno attaccabile.Non dobbiamo anche avere paura di chi ci deturpa il territorio? Anche quella è aggressione al patrimonio pubblico, ma anche privato perché appartiene ad ognuno di noi. Non dobbiamo forse avere paura di chi ci porta via il lavoro, per aumentare il proprio profitto spostando la produzione altrove (nei paesi dove la mano d’opera costa meno), magari dopo aver recepito finanziamenti pubblici?
Queste sono le vere emergenze sociali di cui dovremmo avere paura.
Si parla tanto di sicurezza, ma nel modo sbagliato, alimentando soltanto la paura, che chiude gli individui nel proprio confine. Nessun investimento però nella prevenzione, l’unica vera arma che la difende.
A Peschiera Borromeo i dipendenti della polizia locale sono in agitazione, perché privati di 350€ dallo stipendio; inoltre gli incentivi sono legati agli obiettivi raggiunti (ed è facile trovare il modo per non farli raggiungere): ma come si fa a quantificare il lavoro svolto, se di prevenzione territoriale e capillare si vuole parlare? A Segrate i dipendenti della polizia locale hanno accettato un aumento del monte ore annuo, a fronte del mantenimento dello stipendio (non aumento!). Potrebbe essere una soluzione anche a Peschiera? Probabilmente si.
La questione, di natura tecnico-giuridica, diventa politica.
Decisamente esprimiamo solidarietà alla polizia locale, l’ente più adatto, per vocazione ed organizzazione, a garantire la sicurezza territoriale, mediante il continuo lavoro di prevenzione. Ma con la solidarietà non si campa, quindi servono azioni concrete: queste spettano ai sindaci, in accordo con le istituzioni sovra comunali (Regione).
E’ cosa certa che le telecamere hanno scarsa incidenza nella diminuzione dei reati: anziché sprecare i soldi pubblici nel posizionamento delle telecamere in tutti gli angoli della città, a spiare innocenti cittadini, anziché i peggiori criminali, non sarebbe il caso di potenziare e garantire gli stipendi alle strutture delle polizie locali?

sabato 20 marzo 2010

La Costituzione in piazza contro le mafie

Paullo - Piazza Marconi - dalle 9.00 alle 12.00. Lettura della Costituzione e distribuzione di arance in sostegno delle lotte dei lavoratori.





giovedì 18 marzo 2010

C'è bisogno di sinistra



La Federazione della Sinistra in difesa della costituzione

Sabato 20 marzo: in 100 Piazze la lettura della Costituzione Repubblicana.

La mobilitazione governativa a sostegno della legge truffa sulle liste regionali, è un ulteriore campanello dall’allarme che richiede un salto di qualità dell’opposizione tutta in difesa dei valori della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza.

La Federazione della Sinistra di Milano facendo propria la proposta di Adesso basta, il Popolo Viola di Milano e Qui Milano libera, promuoverà nelle proprie iniziative elettorali e politiche di sabato 20 marzo la lettura della Costituzione.

Candidati e candidate della Federazione della Sinistra leggeranno la Costituzione:
Milano P.ta Genova i candidati alle regionali Luciano Muhlbauer, Gianni Pagliarini, Sonia Previato leggono la Costituzione dalle ore 10,30 alle 18.00
Milano Via Torino il candidato presidente alle regionali Vittorio Agnoletto e la candidata Anita Sonego dalle ore 15.00 alle ore 18.30
Cernusco sul Naviglio P.zza Matteotti il candidato alle regionali Danilo Radaelli legge la costituzione dalle ore 9.30
Trezzo D’Adda P.le 1° maggio il candidato alle regionali Giorgio Colombo legge la costituzione dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Bollate “Mercato Cassina Nuova” il candidato alle elezioni comunali Claudio Cusin dalle ore 10.00
Paullo P.zza Marconi il candidato alle regionali Sergio Facchini legge la Costituzione dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Segrate via XXV aprile il candidato Sindaco Alessandro Reda legge la costituzione a partire dalle ore 15.00

lunedì 15 marzo 2010

Il "voto utile" questa volta spetta a noi

Sinistra-Ecologia-Libertà, che in Lombardia appoggia Penati (e non Vendola come sembrerebbe dai loro manifesti) non presenta le liste provinciali a Como, Sondrio, Mantova e Lodi. Questo mette a forte rischio il raggiungimento del quorum, quota limite per entrare in consiglio regionale.
Allora, visto che si parla di unità a sinistra, e questa formazione nasce da scissioni da altre formazioni (Rifondazione, Verdi, DS), c’è l’occasione per concentrare i voti sulla “Federazione della Sinistra”, affinché qualcuno, a sinistra, riesca ad entrare in Consiglio Regionale.
Il meccanismo del “voto utile”, sperimentato più volte dalla sinistra riformista per eliminare quella radicale (che tuttavia resiste!), ha già portato all’esclusione dal parlamento italiano ed europeo, con scarsi risultati peraltro nell’opposizione a Berlusconi (motivo ventilato per sostenere “l’utilità” del voto).
Visto che in Lombardia Penati sicuramente perderà le elezioni (i sondaggi per lui oscillano tra il 27 ed il 30%), e che la formazione di Sinistra-Ecologia-Libertà (si vergognano a dirlo, ma sostengono Penati) ha scarse possibilità di entrare in Consiglio Regionale, questa volta il “voto utile” spetta a noi, alla “Federazione della Sinistra”, affinché ci sia qualcuno in Consiglio Regionale che davvero guardi alle proposte ed alla loro utilità, e non abbia solo la preoccupazione degli equilibri politicisti e della spartizione di incarichi ed appalti.


giovedì 11 marzo 2010

MM3: basta con le prese in giro

Dopo l’audizione in Commissione Provinciale dei comitati dei cittadini e delle associazioni della Paullese, con l’avanzamento di proposte pratiche per decongestionare il traffico sulla Paullese, e facilitare i mezzi pubblici, a cui l’istituzione Provincia ha risposto in modo vago, è giunto il momento di buttare giù, o meglio di strappare, la maschera dietro cui per lungo tempo si sono nascosti diversi amministratori. Si dica chiaramente che il prolungamento della MM3 non è dietro l’angolo e si prendano seri e visibili (siamo in periodo di approvazione di bilancio provinciale) impegni finanziari per riqualificare e potenziare le infrastrutture per il trasporto pubblico (corsie preferenziali, servizi efficaci di collegamento con i nodi ferroviari, ecc…). Se invece si ritiene che il prolungamento della metropolitana non è solo un mito usato ad arte, si aprano i cantieri per il prolungamento o si faccia in modo che ciò accada a breve. Non chiediamo l’impossibile, ma che si dica in modo chiaro ciò che si intende fare.
In primo luogo coloro che hanno firmato l’Accordo di Programma facciano rispettare integralmente l’ art. 9 dello stesso. In particolare si pretenda la coerenza dei tempi di realizzazione della TEM e dei prolungamenti della linea 3 della metropolitana, chiedendo la simultaneità della cantierizzazione delle due opere (come scritto nell’accordo stesso). Le Istituzioni attrici del suddetto Accordo dovrebbero chiedere il blocco del cantiere della TEM fino a quando il progetto di prolungamento a Paullo della metropolitana sarà approvato a tutti i livelli (compresa la Corte dei Conti) e reso esecutivo.
Il senso di responsabilità degli amministratori deve esprimersi in azioni incisive e convincenti. Per questo motivo coloro che sono più vicini ai cittadini, cioè i sindaci, devono mobilitarsi in nome della credibilità e rispettabilità dell’istituzione che rappresentano.
I cittadini dovranno intervenire con tutti gli strumenti democratici a disposizione per affermare la propria dignità e forza politica.

domenica 7 marzo 2010

8 Marzo

Oggi è l'8 Marzo, la Festa della Donna. Non è una ricorrenza, non è solo l'occasione per vendere e regalare qualche rametto di mimosa, è un'occasione per riflettere su tutte le forme della violenza, figlia dell'ignoranza e dell'arroganza. Mentre è il rispetto quello che dovremmo tenere al centro della nostra azione tutto l'anno.
Il mio augurio e un saluto con un piccolo pensiero, a firma di un caro amico, per ogni donna.

Donna


Senza ori né allori
ti vedo costante,

salir sui podi trionfante!

bouquet di vita

ricevi fra le mani

per i tuoi primati

di stagioni austere,

di quiete ornata

che solo l’umile tempo

potrà eguagliare

e la superbia coltivata

non ricordare

Donna!

A te brindo

alzando il calice

colmo d’amore e pace

e ubriaco della tua luce

m’assopisco di grazia.

Salvatore Pusceddu
Marzo 2010


venerdì 5 marzo 2010

S.O.S. Acqua Pubblica in Lombardia

Perché l’acqua è un bene pubblico? Forse perché è il bene primario per l’uomo e ne consente la vita? Questo semplice e banale concetto sembra molto lontano dagli orientamenti della moderna politica e delle moderne istituzioni.

Nonostante le palesi prese di posizione di molti comuni lombardi, ordini del giorno della provincia di Milano, e semplicemente un po’ di buon senso, la legislazione lombarda ha decisamente aperto le vie alla privatizzazione dell’acqua.

L’acqua non può diventare un affare con cui arricchirsi, un bene a cui attribuire rilevanza economica, poiché ne hanno naturale bisogno tutti gli esseri umani, e ne avranno anche le future generazioni. Il sistema idrico integrato è stato realizzato con risorse pubbliche, di tutti i cittadini, e deve rimanere a loro disposizione, con tutta la qualità che porta con se. In particolare quello della Provincia di Milano è un esempio positivo di gestione virtuosa del servizio pubblico.

E’ sbagliato pensare che il privato generi concorrenza, e l’unica conseguenza sarebbe l’aumento delle tariffe, ancora una volta a carico dei cittadini, per un bene di cui non possono fare a meno.

E’ importante che le pubbliche amministrazioni si adoperino per garantire il servizio pubblico di gestione ed erogazione dell’acqua, anche con gesti simbolici quali le creazioni delle “case dell’acqua”, e che i cittadini rimangano attaccati… al loro rubinetto!

mercoledì 3 marzo 2010

Il blocco del traffico

Le iniziative di blocco del traffico sono senz'altro nobili: hanno un solo problema, ovvero non servono a niente. Per lo meno fatte in questo modo. A macchia di leopardo, una giornata a spot (tra l'altro domenica), e senza una programmazione di prospettiva la loro utilità è pari a zero. Le Amministrazioni ormai intraprendono iniziative solo dove c'è "riscontro d'immagine", oppure business diretto (entrate nelle casse) o indiretto (consulenze o entrate per "amici"). Un intervento radicale e definitivo per la risoluzione del traffico richiede grandi investimenti e non genera guadagni immediati, quindi non è interessante per le istituzioni, semplice! Le condizioni ambientali possono trascinarsi ancora per un mandato amministrativo, poi si vedrà...
Almeno sarebbe utile programmare queste iniziative in un raggio territoriale ampio, unendole a misure di accompagnamento (facilitazione per il trasporto pubblico in termini di orario e tariffe), e soprattutto di prospettiva, pianificandole e non rincorrendo l'emergenza ottenendo solo servizi dei Tg o le pagine dei giornali. Inoltre si potrebbe avere il coraggio di bloccare il traffico anche nei giorni della settimana (ovviamente con le adeguate infrastrutture), se davvero riteniamo che il nostra salute valga di più degli affari.

domenica 28 febbraio 2010

Tangenti e scandali: Penati e il centrodestra abbiano la coerenza di andare fino in fondo

In questi giorni stanno emergendo gravi atti di corruzione, sia a livello provinciale che nazionale. Il rischio è, come sempre (!!?!), che tutto si concluda nascondendo la polvere sotto il tappeto.

La scelta della Moratti a Milano di sospendere Pennisi dalla cariche pubbliche apre invece un capitolo importante, che rimarrebbe incompleto e pertanto inefficace se non si affrontassero seriamente due questioni fondamentali:

1. l’equiparazione delle responsabilità tra amministratori pubblici e membri delle società partecipate, perché in entrambe i casi la corruzione e il malaffare arrecano gravi danni allo Stato, alle amministrazioni locali e, quindi, ai cittadini.

2. Il problema degli incarichi multipli nelle società pubbliche, con l’unico scopo di compensare, con ruoli e redditi, soggetti utili nella politica e in altri campi, aprendo la strada a reti di favori in cui il confine tra lecito e illecito va fuori controllo.

Temi questi ben presenti anche a Filippo Penati che, nello scorso mandato in Provincia di Milano, mentre da una parte vantava a proprio merito la riduzione dei membri dei Consigli di Amministrazione nelle società partecipate dalla Provincia (peraltro prevista dalla legge!), dall’altra non impediva che si moltiplicasse lo spezzatino delle società e dei rispettivi Consigli d’Amministrazione nel sistema dell’acqua pubblica, e avvallava il sistema degli incarichi multipli, sostenendo la nomina di Tiziano Butturini (arrestato pochi giorni fa) alla presidenza di più società del sistema idrico, tra cui Amiacque e TASM.

Oggi più che mai per affrontare la questione morale servono atti concreti e non parole. Il centrodestra prosegua quindi immediatamente sulla strada tracciata dal precedente Consiglio provinciale (ad esempio dare seguito all’approvazione degli ordini del giorno per la gestione pubblica del sistema idrico, con un’unica società, promossi dal PRC), ed il candidato Penati, piuttosto che spiegarci che il suo listino contiene solo persone pulite (in perfetto stile “scuola quadri PCI”), faccia in modo che l’uomo da lui sostenuto si dimetta da tutte le società in cui siede.

giovedì 25 febbraio 2010

Petrolio del Lambro: l'effetto vero di uno sviluppo territoriale fasullo

Il disastro nero che si è riversato nel Lambro è l'ennesimo scandalo ambientale dei nostri territori. Il Lambro attraversa la Lombardia, e bagna anche Peschiera Borromeo, in un tratto proprio vicino al cantiere del nuovo centro commerciale, che nascerà (purtroppo) lungo la Paullese. E' questa la dimostrazione di quanta considerazione abbiamo per il territorio! Nelle zone ad alto rischio costruiamo un centro commerciale, e per non farci mancare niente adesso avremo anche i residui di idrocarburi petroliferi (che sedimenteranno sul fondo e non spariranno in un mese). La risposta più ovvia e sciocca può essere solo "Ma tanto il Lambro è già inquinato!" Questo probabilmente il commento che va per la maggiore in questi giorni, oltre all'ipocrisia dominante che finge stupore per quanto accaduto.
Poniamoci invece la domanda dove e perché è accaduto tutto questo? Nell'area di un'ex-raffineria di Villasanta, già destinata alla riedificazione (residenziale e commerciale). Forse qualcuno ha pensato che per risparmiare i costi della bonifica dell'area (visto quanto capitato nei casi della bonifica di Santa Giulia, e quanto potrebbe capitare nell'area ex-Sisas di Pioltello) fosse più comodo "liberare i liquami neri" nel Lambro, magari pensando che la differenza non si sarebbe notata così tanto.
Questo è il modello di sviluppo della modernità: "riqualificazione" delle aree con guadagno spropositato per gli acquirenti in relazione al progetto, comuni bramosi di introitare gli oneri di urbanizzazione, livello di attenzione basso su ogni vincolo (specialmente se ambientale) e poi si piange a disastro avvenuto, certi che, in un modo o nell'altro, nessun responsabile paga mai tutto il conto dovuto, complice una giustizia lenta ed inadeguata. Il problema sarà irrisolvibile se mai nessun responsabile di atti gravi pagherà per le proprie responsabilità e saremo noi a continuare a saldare tutti i conti, con il portafoglio e con la salute, per ordinazioni che non abbiamo fatto! Bloccare le aree coinvolte in incidenti e non consentire più il profitto in seguito a disastri ambientali è un modo per fermare questo scempio, destinando successivamente questi spazi a progetti di riqualificazione ambientale e sociale.

martedì 23 febbraio 2010

lunedì 22 febbraio 2010

Il finanziamento pubblico alla scuola privata in Lombardia. I numeri, i trucchi e i privilegi.

I finanziamenti alla scuola pubblica stanno subendo tagli indiscriminati, e può capitare pure che dei genitori debbano donare 40-50 euro perché nella scuola dei loro figli mancano i soldi per comprare la carta. Intanto, in nome delle ristrettezze di bilancio e della crisi, cosa fa la Regione governata da 15 anni da Roberto Formigoni? Aumenta sempre di più il finanziamento pubblico alla scuola privata e distribuisce sussidi a chi guadagna anche 200mila euro e abita in case di lusso. Questa è, in estrema sintesi, la realtà che emerge dal Rapporto 2009 sul finanziamento pubblico alla scuola privata in Lombardia, elaborato dal Gruppo regionale di Rifondazione Comunista, sulla base di un’analisi dettagliata e rigorosa del database dell’Assessorato regionale all’Istruzione. Nell’anno scolastico 2008/2009 ben l’80% dei fondi regionali per il diritto allo studio è stato destinato in via esclusiva agli studenti delle scuole private, frequentate però soltanto dal 9% degli studenti. E lo strumento principale di finanziamento della scuola privata è stato anche quest’anno, come nei sette precedenti, il buono scuola, nel frattempo denominato “dote per la libertà di scelta”. Con questo buono sono stati girati alle scuole private ben 45 milioni nell’anno scolastico 2008/2009 e ne verranno girati oltre 50 milioni in quello 2009/2010. Complessivamente, dal 2001 ad oggi, sono stati così drenati quasi 400 milioni di euro dalle tasche dei contribuenti a quelle della lobby della scuola privata. Mentre i genitori degli studenti della scuola pubblica devono esibire il certificato Isee per poter accedere a un piccolo contributo, i richiedenti il buono scuola godono di un meccanismo inventato ad hoc per loro, denominato “indicatore reddituale”, dove i limiti di reddito sono molto più tolleranti e, soprattutto, dove non si deve dichiarare la propria situazione patrimoniale, sia mobiliare, che immobiliare. E il risultato di questo trucco è tanto stupefacente, quanto indecente, considerato che oltre 4mila beneficiari del buono scuola dichiarano al fisco addirittura un reddito tra 100mila e 200mila euro annui oppure che altri risultano residenti nella zone più prestigiose e costose delle nostre città. Questo sistema viene anche utilizzato nei “piani per il diritto allo studio” dei comuni minori, ad esempio nel sud-est, dove per mascherare il ruolo sociale delle scuole materne private, che coprirebbero le carenze di posti di quelle pubbliche (allora perché quando si decide di costruire si costruiscono solo case o centri commerciali?). Purtroppo avviene anche dove ci sono giunte di centro-sinistra. Ognuno tragga le proprie conclusioni.

venerdì 19 febbraio 2010

Perchè mi candido

Cari amici e amiche,
dopo l'esperienza delle Elezioni Provinciali, mi è stato chiesto di candidarmi per la nostra Provincia alle Elezioni Regionali. Si tratta di impegno molto gravoso ma entusiasmante che ho accettato per poter rappresentare il nostro territorio, il Sud Est Milano, in Regione. Mi metto a disposizione come punto di riferimento per contrastare l’attacco al nostro territorio, su tematiche decisamente critiche, purtroppo, in tutta la Lombardia: politica dei trasporti, ambiente e vivibilità dei comuni, scuola e cultura, politiche urbanistiche e della casa. Penso che nella politica e nelle istituzioni debbano esserci le persone che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita generale, non la propria, partendo da saldi principi e morali, prima che di appartenenza o di legame. Chiedo il vostro aiuto, a voi che so che avete i miei stessi valori, affinché possiamo lottare assieme per uscire da questo terribile periodo. Tutti assieme, a testa alta, con il cuore in mano.

Sergio Facchini