Ieri sera il Sindaco di Peschiera Borromeo ha convocato un’assemblea pubblica sul tema della sicurezza in città, argomento molto sentito, soprattutto dopo l’aumento dei furti negli appartamenti in questi primi mesi dell’anno. La sala era piena, forse 200 persone. Bene. Ci piacerebbe però che le sale consiliari fossero piene anche in occasione dei consigli comunali in cui si deliberano i centri commerciali, o i consigli comunali aperti sul tema del lavoro. Una comunità viva, vivace, con un tessuto relazionale e sociale in fermento è senz’altro più sicura e meno attaccabile.Non dobbiamo anche avere paura di chi ci deturpa il territorio? Anche quella è aggressione al patrimonio pubblico, ma anche privato perché appartiene ad ognuno di noi. Non dobbiamo forse avere paura di chi ci porta via il lavoro, per aumentare il proprio profitto spostando la produzione altrove (nei paesi dove la mano d’opera costa meno), magari dopo aver recepito finanziamenti pubblici?
Queste sono le vere emergenze sociali di cui dovremmo avere paura.
Si parla tanto di sicurezza, ma nel modo sbagliato, alimentando soltanto la paura, che chiude gli individui nel proprio confine. Nessun investimento però nella prevenzione, l’unica vera arma che la difende.
A Peschiera Borromeo i dipendenti della polizia locale sono in agitazione, perché privati di 350€ dallo stipendio; inoltre gli incentivi sono legati agli obiettivi raggiunti (ed è facile trovare il modo per non farli raggiungere): ma come si fa a quantificare il lavoro svolto, se di prevenzione territoriale e capillare si vuole parlare? A Segrate i dipendenti della polizia locale hanno accettato un aumento del monte ore annuo, a fronte del mantenimento dello stipendio (non aumento!). Potrebbe essere una soluzione anche a Peschiera? Probabilmente si.
La questione, di natura tecnico-giuridica, diventa politica.
Decisamente esprimiamo solidarietà alla polizia locale, l’ente più adatto, per vocazione ed organizzazione, a garantire la sicurezza territoriale, mediante il continuo lavoro di prevenzione. Ma con la solidarietà non si campa, quindi servono azioni concrete: queste spettano ai sindaci, in accordo con le istituzioni sovra comunali (Regione).
E’ cosa certa che le telecamere hanno scarsa incidenza nella diminuzione dei reati: anziché sprecare i soldi pubblici nel posizionamento delle telecamere in tutti gli angoli della città, a spiare innocenti cittadini, anziché i peggiori criminali, non sarebbe il caso di potenziare e garantire gli stipendi alle strutture delle polizie locali?
martedì 23 marzo 2010
"Emergenza sicurezza": basta con l'ipocrisia
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