Nel preoccupante panorama generale abbiamo fatto un buon lavoro, e la gente lo ha in parte colto; il giochino del “non disperdere i voti”, di cui ormai il PD fa ragione di vita, purtroppo è riuscito ancora una volta.
Per lo meno siamo riusciti a portare Massimo Gatti in consiglio provinciale, e l’obiettivo minimo è raggiunto.
Eravamo e siamo alternativi al centro-destra, ma anche al centro-sinistra di Penati, ed oggi rivendichiamo la nostra autonomia dalle logiche di bipolarismo e di contrattazione degli interventi, di cui il PD e Penati si fanno paladini.
Siamo all’opposizione e, nonostante il risultato non esaltante, continuiamo a rifiutare la logica del meno peggio.
Questa sarà la nostra guida per la scelta che andremo fare domenica: tra la padella e la brace scegliamo la dignità!
Non votiamo ai referendum che rappresentano un’ulteriore colpo alla democrazia ed alla rappresentanza, oltre che un pericoloso passo verso il bipartitismo, necessario solo per alcuni, ma lontano dalle condizioni reali.
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