Come sempre in campagna elettorale bisogna fare molta fatica per cercare di riportare le cose al loro posto, combattendo, oltre che con la poca voglia delle persone di ascoltare (questo grazie agli strateghi della politica moderna che fanno di tutto per sconfortare la gente in attesa di risposte), anche con i mezzi di comunicazione di massa che propongono solo le loro verità.
Tra i candidati alla Presidenza alla Provincia c’è anche MASSIMO GATTI, che è sostenuto dal Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani e Lista civica “Un’altra Provincia”, nonostante attorno a questa notizia si voglia tenere un alone di mistero.
La scelta di non appoggiare penati non è data né dall’identitarismo, né dall’ideologia: è solo frutto della volontà di fare dell’azione politica uno strumento per il bene comune e non del bene personale o l’alternativa all’andare a lavorare tutti i giorni. Anche Penati, d’altronde, ha voluto rinunciare all’appoggio della sinistra…
Nel programma di “Sinistra per la Provincia” (che appoggia Penati) leggo "blocco per 5 anni della costruzione di grandi centri commerciali." Mi domando: "ma a Peschiera e Segrate la Provincia di Milano non ha di recente dato il via libera alla costruzione di 2 strutture di notevole impatto per le due città?". Forse bisogna chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi, perché magari qualche sprovveduto darà il suo voto in nome della unitarietà della sinistra contro la vittoria delle destre… Quindi la grande prospettiva di unitarietà della sinistra passa ancora oggi (…dopo innumerevoli e tragici tentativi) per la strada del condizionamento dall’interno delle logiche del PD? Ancora non bastano le esperienze di governo nazionale, provinciale e di molti comuni?
Oltre gli equilibri di schieramento, per cui bisogna accettare tutto “sennò vince la destra e si disperdono i voti”, bisognerebbe, in un’elezione provinciale, tenere conto dell’azione di governo e dell’atteggiamento dei tuoi pseudo (ed ex) alleati.
Penso che le soluzioni che proponiamo siano alternative al centro-destra ma anche al bipolarismo degli affari che in Provincia di Milano stravolge gli assetti territoriali.
Penso che tutelare il Parco Sud (nei fatti, non negli enunciati) valorizzandone le caratteristiche sia un’alternativa concreta alla svendita del territorio alle società autostradali, ai costruttori ed agli insediamenti commerciali.
Penso che porsi il problema di risolvere le difficoltà dei pendolari sia prioritari rispetto all’alta velocità.
Penso che mantenere il controllo pubblico sull’acqua sia un problema reale in difesa di ogni cittadino.
Penso che approvare un piano rifiuti volto alla riduzione della produzione e non alla nascita degli inceneritori sia un modo responsabile di affrontare il tema del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Tutto questo al di là degli equilibri di schieramento, che vanno sempre e solo a vantaggio di chi problemi concreti non ne ha o non se ne pone!
Non è più tempo di accontentarsi “che non vinca qualcun altro”…
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